Emofilia A grave, approvata nell'Unione Europea Roctavian a base di Valoctocogene roxaparvovec, la prima terapia genica


La Commissione Europea ha concesso l'autorizzazione condizionata all'immissione in commercio a Roctavian ( Valoctocogene roxaparvovec ) per i pazienti adulti con emofilia A grave senza una storia di inibitori del Fattore VIII e senza anticorpi rilevabili contro il virus adeno-associato di sierotipo 5 ( AAV5 ).

La Commissione Europea ha, inoltre, deciso di mantenere la designazione di farmaco orfano riservata alle terapie per le malattie rare.

I risultati provenienti dallo studio clinico GENEr8-1 sono stati pubblicati su The New England Journal of Medicine ( NEJM ).
Lo studio aveva valutato testato l'efficacia della terapia genica Valoctocogene roxaparvovec in 132 pazienti ( uomini, perché la malattia, per caratteristiche genetiche, colpisce essenzialmente i maschi ) con emofilia A grave.

La terapia a base di Valoctocogene roxaparvovec è basata su un virus ( virus adeno-associato o AAV ) modificato per non causare malattie nell'uomo, contenente il gene del Fattore VIII.

Roctavian rappresenta la prima terapia genica per il trattamento dell'emofilia A.

L'adenovirus, una volta somministrato al paziente come infusione unica, trasporta il gene del Fattore VIII nelle cellule epatiche, consentendo loro di produrre il Fattore VIII mancante.
Il fattore VIII prodotto permette al sangue di coagulare più facilmente e di prevenire le emorragie o di ridurre gli episodi di sanguinamento senza dover continuare la profilassi dell'emofilia.

L'autorizzazione nell'Unione Europea si basa principalmente sui risultati di uno studio di fase 3 a braccio singolo, non-randomizzato, condotto su 134 pazienti maschi affetti da emofilia A senza una storia di inibizione del Fattore VIII e senza anticorpi preesistenti.
Due anni dopo la somministrazione, i dati di efficacia hanno mostrato che la terapia ha aumentato significativamente i livelli di attività del Fattore VIII nella maggior parte dei pazienti. I tassi di sanguinamento sono stati ridotti dell'85% e la maggior parte dei pazienti ( 128 ) non ha più avuto bisogno della terapia sostitutiva con Fattore VIII.

Con Valoctocogene roxaparvovec è stata segnalata l'epatotossicità, un effetto collaterale comune dovuto alla reazione immunitaria indotta da queste terapie geniche e caratterizzato finora da un aumento dei livelli di un enzima epatico chiamato alanina aminotransferasi ( ALT ). La condizione può essere trattata con successo con corticosteroidi.
Altre reazioni avverse comuni sono: cefalea, dolori articolari e nausea.

I pazienti trattati con Valoctocogene roxaparvovec saranno monitorati per 15 anni, per garantirne l'efficacia e la sicurezza a lungo termine.

L'emofilia A è una malattia rara e debilitante che colpisce circa 0,7 persone su 10.000 nell'Unione europea. È una malattia che dura tutta la vita e può essere pericolosa per la vita quando si verifica un'emorragia nel cervello, nel midollo spinale o nell'intestino.

In Italia sono 4.109 i pazienti affetti da emofilia A. Degli 8.000 adulti affetti da emofilia A grave nei 24 Paesi coperti dall'approvazione nell'Unione Europea, si stima che circa 3.200 saranno eligibili all’assunzione di questa terapia genica.
Al momento non è ancora noto quanto durerà l'effetto terapeutico di una singola infusione in un singolo paziente. Un effetto terapeutico positivo duraturo fino a 2 anni dopo una singola infusione è stato riportato in circa cento pazienti nello studio principale e fino a 5 anni in alcuni pazienti in uno studio di supporto. ( Xagena_2022 )

Fonte: BioMarin, 2022

Xagena_Medicina_2022