Sindrome di Rothmund-Thomson


La sindrome di Rothmund-Thomson ( RTS ) è una genodermatosi che si presenta con una caratteristica eruzione cutanea del viso ( poichilodermia ) associata a bassa statura, capelli radi, ciglia e/o sopracciglia rade o assenti, cataratta giovanile, anomalie scheletriche, difetti del raggio radiale, invecchiamento precoce e predisposizione al tumore.

La prevalenza non è nota, ma finora sono stati segnalati nella letteratura circa 300 casi.

La caratteristica diagnostica è l’eritema del volto, che si diffonde fino alle estremità ma risparmia il tronco, si manifesta entro il primo anno e si sviluppa poi in poichilodermia.

Sono state definite 2 sottoforme cliniche di sindrome di Rothmund-Thomson: sindrome di Rothmund-Thomson 1 ( RTS1 ) caratterizzata da poichilodermia, displasia ectodermica e cataratta giovanile, e sindrome di Rothmund-Thomson 2 ( RTS2 ) caratterizzata da poichilodermia, difetti ossei congeniti e aumento del rischio di osteosarcoma nel bambino e di tumore della pelle in età adulta.

Le anomalie scheletriche possono essere palesi ( protuberanze frontali, naso a sella e difetti congeniti del raggio radiale ), e/o impercettibili ( visibili solo con esami radiografici ).
In alcuni pazienti sono stati riportati segni gastrointestinali, respiratori e ematologici.

La sindrome di Rothmund-Thomson si trasmette come carattere autosomico recessivo ed è geneticamente eterogenea: la sottoforma 2 è causata da mutazioni di tipo omozigote o eterozigote composto nel gene elicasi RECQL4 ( rilevate nel 60-65% dei pazienti con sindrome di Rothmund-Thomson ), mentre l'eziologia rimane sconosciuta nella sottoforma 1.

La diagnosi si basa sui dati clinici ( in primo luogo l'età di insorgenza, la diffusione e l'aspetto della poichilodermia ) e sull'analisi molecolare di mutazioni RECQL4.
Le mutazioni missense sono rare, mentre prevalgono le mutazioni frameshift, nonsense e splice-site.

La diagnosi di sindrome di Rothmund-Thomson deve essere presa in considerazione in tutti i pazienti con osteosarcoma, soprattutto se associato ad alterazioni cutanee.
La diagnosi differenziale dovrebbe includere altre cause di poichilodermia infantile ( compresa la discheratosi congenita, la sindrome di Kindler e la poichilodermia con neutropenia ), altre genodermatosi rare con spiccata teleangectasia ( tra cui la sindrome di Bloom, la sindrome di Werner e la atassia-teleangectasia ) e disturbi allelici, la sindrome Rapadilino e la sindrome di Baller-Gerold, che condividono alcune caratteristiche cliniche. Alcune mutazioni ricorrono in tutte e tre le malattie che coinvolgono RECQL4.

La consulenza genetica dovrebbe essere garantita ai pazienti con sindrome di Rothmund-Thomson e alle loro famiglie, insieme ad una raccomandazione per la sorveglianza del tumore per tutti i pazienti con sindrome di Rothmund-Thomson II.
I pazienti dovrebbero essere gestiti da un team multidisciplinare e con un follow-up di lungo periodo.
Il trattamento prevede il ricorso a fotocoagulazione con impulsi laser per migliorare la componente teleangectasica del rash, la rimozione chirurgica della cataratta e il trattamento standard per le persone che sviluppano tumore.

Anche se alcuni segni clinici indicano invecchiamento precoce, l'aspettativa di vita non è ridotta nei pazienti con sindrome di Rothmund-Thomson, se non sviluppano il tumore.
I risultati in pazienti affetti da osteosarcoma sono simili nei pazienti con sindrome di Rothmund-Thomson e i pazienti non-affetti dalla sindrome, con un tasso di sopravvivenza a 5 anni del 60-70%.
La sensibilità delle cellule nella sindrome di Rothmund-Thomson ad agenti genotossici che sfruttano le cellule con uno stato noto di RECQL4 è stata chiarita, ed è finalizzata ad ottimizzare il regime terapeutico chemioterapico per osteosarcoma. ( Xagena_2010 )

Larizza L et al, Orphanet Journal of Rare Diseases 2010; 5: 2



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