Anemia falciforme, la terapia genica LentiGlobin elimina le crisi vaso-occlusive e la sindrome toracica acuta


I nuovi dati dello studio di fase 1/2 HGB-206, in corso, con la terapia genica sperimentale LentiGlobin nei pazienti adulti e adolescenti affetti da anemia falciforme, hanno mostrato una riduzione quasi completa ( 99.5% ) delle crisi vaso-occlusive e della sindrome toracica acuta.

L'anemia falciforme è una malattia genetica grave, progressivamente invalidante, causata da una mutazione del gene della beta-globina che induce la produzione di emoglobina falcemica anomala ( HbS ).
La HbS rende i globuli rossi a forma di falce e fragili, tanto da portare a conseguente anemia emolitica cronica, vasculopatia e crisi vaso-occlusive.
Per gli adulti e i bambini che soffrono di anemia falciforme, ciò può tradursi in episodi di dolore e in altre complicanze acute devastanti o potenzialmente letali, quali la sindrome toracica acuta, l'ictus e le infezioni, nonché in complicanze croniche a carico degli organi, circostanza che può contribuire alla morbilità e alla morte prematura di questi pazienti.

HGB-206 è uno studio di fase 1/2, in aperto, sviluppato per valutare l'efficacia e la sicurezza della terapia genica LentiGlobin per l'anemia falciforme e include tre coorti di trattamento: Gruppi A, B e C.
Nel Gruppo C, 25 pazienti sono stati trattati con LentiGlobin con un follow-up fino a 24.8 mesi ( valore medio 12.1 mesi; min.-max. 2.8-24.8 mesi ). Tutti i pazienti del Gruppo C hanno potuto interrompere le regolari trasfusioni di sangue e mantenere l’indipendenza dalle trasfusioni a 3 mesi dal trattamento.

In 16 pazienti con 6 o più mesi di follow-up, i valori medi di emoglobina anti-falcemica derivata dalla terapia genica, HbAT87Q, sono rimasti al di sopra del 40% dell'emoglobina totale.
All'ultima visita, in base ai dati riportati, i livelli totali di emoglobina e di HbAT87Q risultavano compresi, rispettivamente, tra 9.6 e 16.2 g/dl e tra 2.7 e 9.4 g/dl.

Tra i 14 pazienti valutati, è stata riscontrata una riduzione media del 99.5% [ IC 95%, 92.4-100% ] del tasso annualizzato di crisi-vaso-occlusive e sindrome toracica acuta.
In questo gruppo di pazienti non vi sono state segnalazioni di sindrome toracica acuta o di crisi vaso-occlusive gravi fino a 24 mesi dopo il trattamento.
I 14 pazienti sono stati soggetti ad una media di 8 eventi ( 4-28 eventi ) nei due anni precedenti il trattamento.
Una crisi vaso-occlusiva non-grave di grado 2 è stata osservata in un paziente circa 3.5 mesi dopo il trattamento con LentiGlobin per l'anemia falciforme.

Questi risultati sono ulteriormente rafforzati dalla riduzione dei marcatori principali dell'emolisi dopo il trattamento con LentiGlobin e dai risultati delle analisi esplorative per valutare la relazione tra LentiGlobin per l'anemia falciforme e la fisiologia degli eritrociti.
L'analisi su un sottogruppo di pazienti ha mostrato che in media la percentuale di globuli rossi contenenti HbAT87Q tra i pazienti trattati con LentiGlobin è risultata del 70% o valore superiore al mese 6 ( n=9 ) e circa 90% al mese 18 ( n=9 ) dopo il trattamento. Questo è indicativo di una distribuzione pancellulare di HbAT87Q ritenuta fondamentale affinché LentiGlobin possa esercitare la propria azione e modificare l'anemia falciforme.

Al 3 marzo 2020, i dati sulla sicurezza per tutti i pazienti dello studio HGB-206 rispecchiano l'anemia falciforme sottostante e gli effetti collaterali noti associati al prelievo di cellule staminali ematopoietiche e del condizionamento mieloablativo.
Non si sono verificati eventi avversi gravi associati a LentiGlobin per l'anemia falciforme, e gli eventi avversi non-gravi associati sono stati di intensità da lieve a moderata e circoscritti.

Un paziente con una storia clinica al basale, ovvero prima del trattamento, di frequenti eventi vaso-occlusivi, ipertensione polmonare, trombosi venosa, apnea notturna e asma non ha riportato eventi vaso-ostruttivi dopo il trattamento ma è improvvisamente deceduto 20 mesi dopo la somministrazione di LentiGlobin per l'anemia falciforme. L’esame autoptico ha rilevato una dilatazione del muscolo cardiaco con fibrosi, consentendo di concludere che il decesso fosse dovuto a cause cardiovascolari complicate dall’asma e dall’anemia falciforme. Il Comitato di monitoraggio indipendente ha ritenuto che il decesso difficilmente potesse ritenersi associato alla terapia genica LentiGlobin per l'anemia falciforme. ( Xagena_2020 )

Fonte: European Hematology Association ( EHA ) Virtual Meeting, 2020

Xagena_Medicina_2020