Miastenia grave generalizzata: dati positivi per Zilucoplan, un inibitore C5, nello studio RAISE


Sono stati annunciati risultati positivi dello studio RAISE che sta valutando il trattamento sperimentale con Zilucoplan, un inibitore peptidico del componente 5 del complemento ( inibitore C5 ), autosomministrato per via sottocutanea, contro placebo, negli adulti con miastenia grave generalizzata.

L'endpoint primario dello studio è stato raggiunto: è stato osservato un miglioramento clinicamente e statisticamente significativo dal basale nel punteggio totale alla scala MG-ADL ( Myasthenia Gravis - Activities of Daily Living Profile ) alla settimana 12 per il gruppo di trattamento con Zilucoplan rispetto al placebo.
Anche tutti i principali endpoint secondari sono stati soddisfatti, compresi i miglioramenti statisticamente significativi dal basale nel punteggio alla scala QMG ( Quantitative Myasthenia Gravis ), nel punteggio alla scala MGC ( Myasthenia Gravis Composite ) e nel punteggio MG-QoL15r ( Myasthenia Gravis Quality of Life 15 revised ) alla settimana 12 per il gruppo di trattamento con Zilucoplan rispetto al placebo.

I risultati hanno mostrato che Zilucoplan è apparso ben tollerato e non sono stati identificati importanti eventi avversi rispetto ai precedenti studi.
L'incidenza di eventi avversi gravi emergenti dal trattamento ( TEAE ) nei bracci di trattamento Zilucoplan e placebo è stata simile.

Zilucoplan ha come bersaglio il componente 5 del complemento ( C5 ), a cui si lega con elevata affinità e specificità, impedendo la scissione da parte delle convertasi C5 nei componenti C5a e C5b del complemento.
Inoltre, Zilucoplan blocca il legame di C5b per il componente C6 del complemento.
L'inibizione della scissione di C5 impedisce l'assemblaggio a valle e l'attività del complesso di attacco alla membrana ( MAC ).
Questo duplice meccanismo d'azione di Zilucoplan è in grado di prevenire l'attivazione della via del complemento terminale, l'assemblaggio a valle e l'attività di MAC che possono danneggiare e distruggere la membrana postsinaptica, alterare la conduttanza del canale ionico e compromettere la trasmissione neuromuscolare. ( Xagena_2022 )

Fonte: UCB, 2022

Xagena_Medicina_2022